una boutique d’altri tempi dai colori pastello

Un Confetto speciale per un giorno unico

La Pelegrina nasce in un laboratorio in cui è possibile creare qualcosa proprio per te.

Un salotto di cose singolari e preziose, profumato di mandorle tostate in cui condividere i preparativi del tuo giorno speciale, alla scoperta di sapori irresistibili, fruttati, vanigliati e speziati, per vivere a pieno gli stati d’animo saggiando il gusto delle emozioni.

Sei pronto a varcare la soglia di un luogo senza tempo alla scoperta di un saper fare antico e affascinante ?

la pelegrina confetteria

Abbiamo trasformato un sogno in realtà

Quest’antica arte non ci è stata tramandata, abbiamo scelto di apprenderla con amore, sperimentando profondamente il valore della tradizione. Con la passione e la curiosità ci siamo spinti oltre quelli che sembravano limiti insormontabili, senza smettere mai di credere nel nostro progetto. Abbiamo viaggiato, rovistato pagine e pagine di vecchie ricette, conosciuto i migliori maestri, messo le mani e l’anima in pasta, ascoltato e riascoltato vecchie storie.

Ora siamo pronti a raccontarvi la nostra.

Passione
Creatività
Gentilezza
saper fare
alta qualità
Unicità
cONFETTIAMO CON AMORE DAL 2020

Sulla Via del Confetto

Dopo anni di lavoro senza sentirmi nel posto giusto, sentivo il bisogno di trovare uno scopo.

Tutto accade durante un viaggio in solitaria quando ricevo inaspettatamente una telefonata dai miei zii trasferiti da poco in quei luoghi. Decidiamo di incontrarci a Sulmona, capitale dei confetti, confezionati già dal 1400 nel Convento di Santa Chiara. Dopo un Bocconotto in un Caffè Liberty, incappiamo nel magnifico opificio di Confetti Pelino, fondato nel 1783. Esploriamo il Museo e ammiriamo i Confettieri al lavoro da un piccolo vetro posto sulle scale. Ho subito il fascino dei confetti sin dal primo momento. Mi facevano pensare ai momenti felici, piccoli e perfetti, con l’anima avvolta eternamente al sicuro. Si dice che quando sei pronto lo sono anche le cose. Così, è arrivata l’occasione. Sono entrata dentro una cartolina sbiadita e ho viaggiato nel tempo per apprendere con amore e custodire un antico mestiere, tipico del saper fare italiano.

Le storie interessanti hanno il potere magico di ricordarti l’importanza di scriverne una tua.

Questa esperienza emozionante ha acceso in me il sogno di creare una Confetteria d’altri tempi, con vasi colmi di confetti sfusi, nastri preziosi, confezioni delicate, l’odore dolce dal retrobottega che si diffonde nel piccolo salotto in cui scegliere ogni dettaglio per un giorno importante.

SIMBOLO DI EMANCIPAZIONE E STRAORDINARIA BELLEZZA

Storia di una Perla

Ci fu un tempo in cui le perle si contendevano con i diamanti il primo posto come oggetti iconici di bellezza. A differenza delle gemme preziose, le perle sono naturalmente belle. Hanno solo bisogno di essere trovate.

A metà del XVI secolo, su una spiaggia dell’Isola di Santa Margareta, uno schiavo trovò un guscio insignificante che fu tentato di ributtarlo in mare. Scoprì al suo interno una perla straordinariamente grande e fu ricompensato con la libertà.

Anche se non hai mai sentito il suo nome, La Pelegrina è la perla più famosa al mondo.

Gli storici l’hanno chiamata Incomparabile per il suo collo allungato che la rende unica, ma l’etimologia rimanda alla parola “pellegrina” come “errante”. Il suo viaggio, infatti, è appena iniziato, vagabonderà a lungo e passerà di casa in casa reale senza mai trovare un vero padrone.

Giunta alla corte di Spagna dalle Colonie, diventa l’ornamento del cappello di velluto nero di Filippo II. Il suo successore utilizzerà poco la perla, sua moglie Margherita d’Austria la indosserà in occasione del Gran Ballo del 1605 a Madrid per celebrare la pace fra Inghilterra e Spagna a cui seguiranno grandi festeggiamenti in onore della visita del Principe di Galles. La perla comparirà durante i più importanti eventi della corte spagnola e servirà re e regine per molte generazioni. Accompagnerà una giovane sposa, Maria Luisa d’Orlèans, che giungerà alle sue nozze su un cavallo andaluso con i capelli sciolti lungo le spalle ed un cappello di piume adornato dalla Perla. Si narra che Filippo IV la donò a sua figlia Maria Teresa, futura moglie di Luigi XIV e così sia giunta alla corte di Francia per poi andare smarrita con la Rivoluzione. Altri sostengono che, con la guerra di successione spagnola, insieme agli altri gioielli della corona, la Perla abbia lasciato definitivamente la Spagna superando il confine nascosta nella sacca di un valletto. Ad ogni modo,dDopo il 1707 la sua storia si fa confusa: è stata rivendicata in Spagna, in Sardegna e a Mosca ma ogni tentativo di ripercorrere il suo cammino è fallito.

Ricompare misteriosamente nelle mani della ricca nobiltà russa ma non è dato sapere quando e come sia finito nel portagioie della Principessa Zinaida Yusupov, grande ereditiera, nota per bellezza e generosità. Coinvolto nell’omicidio di Rasputin, il figlio Feliks, unico erede del titolo principesco e del patrimonio di famiglia, riuscì a fuggire da San Pietroburgo con due Rembrandt e alcuni gioielli – fra cui la famosa Pelegrina – per stabilirsi a Parigi. Riuscì a separarsi dalla Perla cedendola dopo tempo ad un famoso gioielliere di Ginevra, che la cedette a sua volta ad un collezionista che la mise all’asta presso Christie’s nel 1989.

Come avrai ormai scoperto, La Pelegrina è prima di ogni altra cosa simbolo di emancipazione e di straordinaria bellezza. La forma allungata che l’ha resa speciale ricorda quella del confetto per eccellenza, in cui la pregiata mandorla è teneramente avvolta dallo zucchero vanigliato. Abbiamo voluto farne il nostro segno distintivo incastonandola come un gioiello e sormontandola di un allegro fiocco nastrato, pronta ad adornare il tuo evento.
La Perla Pelegrina
LA BELLEZZA DEI DETTAGLI

“Facciamo piccole cose che diventano Grandi”

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